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C’era una volta, in una grande città, un’anziana donna di nome Armanda Scaffoni. Armanda era una donna ricchissima (aveva ereditato la sua fortuna dalla nobile famiglia dei baroni Scaffoni di Occhiobello) e molto vivace. Ma nonostante la sua ricchezza e la sua vivacità, Armanda non amava vivere nel lusso. Anzi, se c’era una cosa che Armanda sapeva fare bene, era risparmiare. E non solo risparmiare, ma fare di tutto per non spendere un centesimo più del necessario. La sua ricchezza era immensa, ma la sua taccagneria era altrettanto leggendaria.
Ogni giorno, Armanda camminava per le strade della città con il suo elegante cappotto di pelliccia, ma sotto il cappotto nascondeva una vecchia borsa di plastica che usava da anni, perché non voleva mai comprare una borsa nuova. In casa, la sua vita era più che frugale: mangiava solo un pasto al giorno e cucinava solo piatti che non richiedevano troppo gas, teneva tutte le luci spente utilizzando le candele di sera e faceva riscaldare l’acqua nel microonde invece di usare il riscaldamento centrale.
Un giorno, Armanda decise di fare una passeggiata nel parco vicino a casa. Durante il suo cammino incontrò un giovane ragazzo che vendeva dei fiori freschi. Il ragazzo con un sorriso gentile, le si avvicinò e le offrì un mazzo di fiori. “Signora, questi fiori sono per lei. Solo cinque euro e faranno brillare la sua giornata”, disse il ragazzo.
Armanda lo guardò con aria scettica. Cinque euro? Era un prezzo troppo alto per dei fiori che probabilmente sarebbero appassiti in meno di due giorni! Con un sorriso gelido rispose: “Cinque euro? Questi fiori non valgono nemmeno un euro! Ti offro cinquanta centesimi ma non di più!”.
Il ragazzo, un po’ sorpreso ma deciso a non perdere l’opportunità, accettò l’offerta. Armanda, soddisfatta, di aver “fatto un affare”, si allontanò con il suo mazzo di fiori senza neanche salutare il ragazzo.
Questa era la sua vita: una continua sfida a spendere sempre di meno.
Un giorno però, Armanda si trovò ad affrontare una situazione inaspettata.
La sua vecchia casa, un tempo grande e lussuosa, stava cominciando a cedere e sul tetto si erano formate delle profonde crepe che lasciavano entrare la pioggia. Armanda aveva sempre trascurato i lavori di riparazione per paura delle spese ma, questa volta, si decise a chiedere un consiglio al portiere del suo palazzo, un uomo molto gentile, il signor Giovanni.
“Signora Armanda, temo che sia arrivato davvero il momento di ristrutturare la sua casa. Il tetto sta crollando e le finestre sono pericolose. Dovrebbe pensarci seriamente se non vuole rischiare la sua vita! Credo che con diecimila euro riuscirà a riparare tutto”, disse il signor Giovanni.
Armanda, naturalmente, non era affatto felice di sentire quella cifra. “Diecimila Euro?!?”, pensò, “non credo proprio. Risolverò il problema da sola”.
Con la sua scala, un secchio di colla e del nastro adesivo, si arrampicò sul tetto, convinta di poter riuscire a ripararlo senza spendere neanche un euro. Ma mentre cercava di aggiustare una crepa, la scala si spostò improvvisamente e Armanda cadde rovinosamente a terra.
Sentì un dolore lancinante alla gamba. “Oh no!” gridò. Non riusciva più a muoversi.
Il suo portiere, Giovanni, che sentì il rumore del tonfo, corse subito a soccorrerla. In pochi minuti, la portò in ospedale. Dopo una serie di esami, i medici confermarono che si era rotta la gamba e l’avrebbero dovuta ingessare. Armanda, seppur infuriata per il suo incidente, fu sorpresa dalla gentilezza degli infermieri e dei medici che si presero cura di lei con grande attenzione e simpatia. Non era abituata a tanta attenzione.
Nei giorni seguenti, Armanda ricevette molte visite. I suoi vicini, che fino a quel momento le erano sembrati solo delle figure anonime, arrivarono portandole fiori freschi e regali per sollevarle il morale. E tra questi fiori, c’erano anche quelli del giovane fioraio, proprio quello che Armanda aveva trattato così male qualche settimana prima.
Il ragazzo proprio quel giorno si trovava con la sua bancarella fuori all’ospedale e, per caso, aveva visto entrare la signora Armanda tutta dolorante che si appoggiava alla spalla del signor Giovanni.
“Questi fiori sono per lei, signora,” disse il ragazzo, con un sorriso gentile. “Ho pensato che le farebbero piacere.”
Armanda, sorpresa dalla sua gentilezza, lo guardò con occhi diversi. In quel momento, qualcosa dentro di lei cambiò. Si rese conto che, forse, non tutto nella vita doveva essere calcolato in termini di risparmio. Le persone erano gentili, generose, e non chiedevano nulla in cambio. Forse era arrivato il momento di smettere di pensare solo ai soldi e cominciare a dare qualcosa anche agli altri.
Quando Armanda fu dimessa dall’ospedale, si dedicò immediatamente a riparare la casa. Chiamò una ditta di professionisti e, questa volta, non si preoccupò troppo dei costi. Riparò il tetto, sistemò le finestre e fece mettere a posto anche il giardino, che era ormai invaso dalle erbacce.
Decise poi di fare qualcosa di davvero speciale: organizzò una grande festa nel suo giardino per tutti i suoi vicini, invitando anche il signor Giovanni e il ragazzo dei fiori. “Voglio che questo sia un segno di cambiamento,” pensò Armanda, mentre preparava il cibo e le torte da offrire ai suoi ospiti. “Forse non ho sempre saputo come essere generosa, ma posso cominciare ora.”
La festa fu un successo. Tutti si divertirono, risero e ballarono sotto le stelle, mentre Armanda si godeva, finalmente, la compagnia dei suoi vicini e la bellezza di un giardino curato. Quando il ragazzo dei fiori le regalò un altro mazzo di fiori, questa volta Armanda sorrise sinceramente e gli disse:
“Grazie, sei davvero gentile. Mi sono resa conto che forse, a volte, il vero affare non è risparmiare, ma condividere. Oggi, finalmente, ho capito cosa significa davvero essere ricca.”
Esercizi
Leggi le frasi e scegli il sinonimo giusto per la parola evidenziata. Ogni parola ha una sola risposta corretta.
1. La sua ricchezza era immensa, ma la sua taccagneria era altrettanto leggendaria.
“Taccagneria” è sinonimo di:
a) Generosità
b) Miseria
c) Avidità
d) Carità
Soluzione:
c) Avidità
2. Il ragazzo, un po’ sorpreso, ma deciso a non perdere l’opportunità, accettò l’offerta.
“Sorpreso” è sinonimo di:
a) Inquieto
b) Felice
c) Stupito
d) Rasserenato
Soluzione:
c) Stupito
3. Armanda si arrabbiò e non riuscì a capire cosa stesse succedendo.
“Arrabbiarsi significa provare un sentimento di:
a) Felicità
b) Tristezza
c) Rabbia
d) Confusione
Soluzione:
c) Rabbia
4. Armanda decise di chiamare un’impresa di riparazioni per sistemare la sua casa.
“Impresa” è sinonimo di:
a) Compagnia
b) Viaggio
c) Casa
d) Gioco
Soluzione:
a) Compagnia
5. Il tetto sta crollando e le finestre sono pericolose.
“Crollando” è sinonimo di:
a) Crescendo
b) Cadendo
c) Arrampicando
d) Sostenendo
Soluzione:
b) Cadendo
6. Si decise a chiedere un consiglio al portiere del suo palazzo, un uomo molto gentile, il signor Giovanni..
“Gentile” è sinonimo di:
a) Scontroso
b) Cortese
c) Pessimista
d) Impaziente
Soluzione:
b) Cortese
7. Armanda si arrampicò sul tetto con una scala, armata di colla e nastro adesivo.
“Arrampicò” è sinonimo di:
a) Salì
b) Camminò
c) Saltò
d) Scivolò
Soluzione:
a) Salì
8. Quando Armanda arrivò in ospedale, tutti i medici e infermieri si presero cura di lei con molta attenzione.
“Attenzione” è sinonimo di:
a) Distrazione
b) Curiosità
c) Premura
d) Indifferenza
Soluzione:
c) Premura
9. Dopo l’incidente, Armanda decise di riparare la sua casa senza pensare troppo ai soldi.
“Pensare” è sinonimo di:
a) Ignorare
b) Riflettere
c) Obbedire
d) Agire
Soluzione:
b) Riflettere
Vero o falso?
Leggi le affermazioni e decidi se sono vere o false
- Armanda aveva una casa nuova e perfetta, senza problemi.
- Armanda decise di riparare il tetto da sola con il fai-da-te.
- I vicini non vennero mai a visitarla in ospedale.
- Il ragazzo dei fiori portò a Armanda dei fiori anche quando si trovava in ospedale.
- Armanda, dopo l’incidente, decise di spendere meno per le riparazioni della casa.
Soluzione:
- Falso – La casa di Armanda aveva molti problemi, come il tetto che perdeva e le finestre rotte.
- Vero – Armanda salì sul tetto per cercare di ripararlo da sola.
- Falso – I vicini vennero a visitarla in ospedale e le portarono dei fiori.
- Vero – Il ragazzo dei fiori portò dei fiori freschi a Armanda in ospedale.
- Falso – Armanda decise di spendere più soldi per riparare la casa e curare il giardino.
Domande di comprensione
Rispondi alle seguenti domande sulla storia.
- Perché Armanda decise di salire sul tetto?
- Come si è rotta la gamba Armanda?
- Chi portò i fiori ad Armanda in ospedale?
- Dopo l’incidente, come cambiò il comportamento di Armanda?
- Che cosa fece Armanda alla fine della storia?
Soluzione:
- Armanda decise di salire sul tetto perché voleva ripararlo da sola, cercando di risparmiare.
- Armanda si è rotta la gamba quando è caduta dal tetto mentre cercava di ripararlo.
- Il ragazzo che vendeva i fiori portò dei fiori ad Armanda in ospedale.
- Dopo l’incidente, Armanda cominciò a essere più generosa e a spendere più soldi per riparare la sua casa e il giardino.
- Alla fine della storia, Armanda organizzò una festa per i vicini e invitò anche il ragazzo dei fiori.